Inutile negare, che al cambiamento epocale toccato alla città, che dopo 70 anni ha visto la sinistra cedere il governo di Pistoia al centro-destra, la voglia di cambiamento sia stata , per ora, tradita.
Certamente pesano le prevedibili inesperienze ma soprattutto manca una visione alternativa alla “piccola città” del Sindaco precedente.
Eppure ogni dato descrive una città “che chiude”, che si spenge senza tentare una reazione adeguata alle esigenze.
Non che non si siano spese risorse economiche, anzi, ma sono state spese male e di questo nessuno ha mai reso conto. Che dire, ad esempio, della Camera di Commercio che continua a sostenere le proposte partigiane di Confcommercio che sempre di più spadroneggia sui tavoli di volta in volta costituiti, senza che mai a nessuno venga in mente di domandare a che cosa sono serviti quei progetti fossero indirizzati alla promozione della città o all’incremento turistico o più semplicemente all’animazione del centro storico attraverso la “controllata” Centro Commerciale Natural
Lo scandalo dell’ occasione, buttata al vento, di sfruttare la benevola sorte che ha visto Pistoia fregiarsi del titolo di Capitale Italiana della Cultura 2017, non ha avuto colpevoli se non il Sindaco, mentre i delegati, invece, hanno fatto carriera e sono ancora oggi a giocherellare con le stesse cavolate, intorno al comparto della Sala.
Questa Pistoia “minore”, sembra trovare conforto, oggi, anche nella Fondazione Cassa di Risparmio, che si inventa un “piano strategico Provinciale” senza che ormai esista più una provincia e soprattutto rinunciando all’unica condizione essenziale rappresentata dalla convinzione e attiva partecipazione del comune capoluogo.
Dalla padella nella brace.
Per quanto ci riguarda siamo ancora pieni di speranza che questa maggioranza di governo, nuova e di centro-destra, trovi un Santo a cui rivolgersi per trovar la strada del cambiamento che serve.
Siamo costretti a sperare per le nostre attività commerciali che se non sono capaci i partiti, siano i pistoiesi a farsi attori di una rinascita della città attorno a progetti ambiziosi, quelli sì sostenuti dalla Fondazione, confidando che sia questa giunta, subito, ad aprire i lavori del più importante cantiere, quello della città e del suo futuro.
Con questo spirito abbiamo partecipato alla stesura del documento congiunto, pubblicato a parte, assieme ad altre associazioni quali G713, Commercio Pistoia e Progetto Pistoia.